Quando passiamo ai livelli “professionali” nel campo delle telecomunicazioni, ci scontriamo con i transceiver SFP e XFP. Questi sono componenti che in genere non usate a casa, a meno che non siate dei veri appassionati nel campo. Con questa guida andremo a vedere come funzionano i transceiver SFP e XFP e quali sono le differenze tra loro.
Quando andiamo a parlare di modulo SFP (Small-Factor Pluggable) intendiamo un particolare tipo di connettore che fa parte del mondo delle fibre ottiche, dell’Ethernet e del SONET.
Nel tempo l’SFP è andato a sostituire il connettore GBIC, in quanto ha il vantaggio di essere di dimensioni più piccole.
Gli standard di velocità dell’SFP sono 155Mbps, 622Mbps, 1Gbps, 1.25Gbps, 2.5Gbps, 3Gbps, 4.25Gbps, 10Gbps (SFP+) e 25Gbps (SFP28). Le distanze massime supportate sono 220m, 300m, 2km, 10km, 20km, 40km, 60km, 80km, 100km, 120km e 150km.
Quando invece parliamo di XFP (10 Gigabit Small Form Factor Pluggable) andiamo ad intendere un tipo di connettore che, al contrario dell’SFP, fa uso solo di fibre ottiche ed è leggermente più largo dell’SFP..
Lo standard di velocità dell’XFP è di 10Gbps mentre le distanze supportate sono di 220m, 300m, 2km, 10km, 20km, 40km, 60km, 80km e 120km.